Salvatore Pintaudi – Gazzetta dello Sport
CAPO D’ORLANDO. Il PalaFantozzi ritorna ad essere un fortino: Capo respinge l’assalto di Brescia, al termine di una intensa battaglia tattica e agonistica. Gara bella con ospiti che escono a testa alta dopo aver fatto tremare i padroni di casa: «C’è soddisfazione, orgoglio e felicità, perché si è dovuto battagliare contro una squadra tosta, forte, che gioca bene. La nostra stagione – ammette candidamente coach Di Carlo – ora cambia totalmente: a settembre dovevamo lottare per la salvezza, adesso, con questa già acquisita, c’è un sogno che sta per materializzarsi». Parola playoff ancora ufficialmente vietata, ma classifica alla mano e soprattutto con prestazioni che rasentano la perfezione, i tifosi siciliani vedono il traguardo avvicinarsi sempre di più.
CECCHINI. Brescia ci ha provato, combattendo con le stesse armi di Capo: intensità difensiva e con diverse soluzioni in attacco. È partita molto bene, raggiungendo dopo 9′ il +13 (11-24), bene con efficaci giocate e punti pesanti Luca Vitali (13 di personale alla sirena con 3/4 da tre). La Betaland ha ritrovato la solita vincente solidità difensiva e la mano calda dei suoi cecchini, dopo i primi 10′, ha segnato un break di 11-0 a metà del terzo parziale (52-42), con i canestri dei soliti noti, Archie e Diener (28 punti complessivi), e da quel momento non si è fatta più avvicinare.
«Complimenti ai nostri avversari perché hanno meritato di vincere una partita maschia, combattuta e giocata a viso aperto – ha commentato coach Diana -. Da parte nostra c’è però tanta rabbia perché abbiamo perso un’occasione, avevamo avuto un ottimo approccio, c’è mancata la continuità ed in questo campo è determinante».
Ma per la Germani è mancata anche la lucidità di Luca Vitali, quando nell’infuocato finale, gravato e innervosito dal 4° fallo, ha sbagliato consecutivamente due tiri dalla lunga distanza. Dall’altro lato della barricata, determinante Ivanovic, al limite dei 24″ e con 3’55” da giocare, che ha bucato la retina con la tripla del 63-58. Duello rusticano sotto canestro tra Delas (uscito vittorioso), con il rude ma efficace Berggren: 14 punti con 6 rimbalzi per il lungo di casa, solamente 6 i punti dell’ospite con 4 rimbalzi.