Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – L’album dei ricordi è quanto mai pieno per le sfide tra Orlandina e Caserta, avversarie domenica al “PalaFantozzi”, per l’ottava giornata di ritorno e, tanto per cambiare, con in palio due punti pesanti: per i biancazzurri che non possono fallire in casa per continuare a cullare il sogno di entrare nei playoff partendo da un piazzamento di prestigio e per i campani che, reduci da quattro ko di fila, rischierebbero di farsi coinvolgere nella lotta per non retrocedere. I duelli a Capo d’Orlando sono quasi tutti favorevoli all’Orlandina a cominciare dal tris piazzato nella stagione 1999/2000, in B2, al “PalaValenti”: paladini vittoriosi sia in stagione regolare che in gara-1 e 3 delle semifinali playoff che lanciò capitan Fantozzi e co. verso la promozione in Bl1conquistata nell’indimenticabile “bella” di Cefalù. Poi, nel 2003/2004, il confronto in B1 con la ultima Caserta con in campo il grande Nando Gentile che, al “Pala Fantozzi”, ottenne l’unico successo in terra siciliana: 85-87. Da allora in poi confronti solo ai piani alti e tutti con vittorie dell’Orlandina. Nel 2004/05 la irresistibile Upea di coach Perdichizzi con il 101-91 ai bianconeri campani iniziò la scalata che l’avrebbe portata a vincere venti gare consecutive e ottenendo la storica promozione in Serie A con annessa Coppa Italia di categoria. Infine le due ultime sfide nella massima serie: il 16 novembre 2014 uno straordinario Matteo Soragna guidò l’Orlandina nel finale ad una importantissima vittoria (68-64) che risultò utile per la salvezza finale, così come quella della scorsa stagione, il 28 febbraio 2016, vincendo 65-59 con il fenomeno Boatright (28 punti) ad esaltare la folla. Il bilancio totale, quindi, è 6-1 in favore di Capo d’Orlando. Un motivo in più è quello di avere Gennaro Di Carlo – sempre più candidato al titolo di coach of the year – da ex. Nato a Santa Maria Capua Vetere, il tecnico della Betaland è cresciuto proprio nella Juve Caserta allenando nel settore giovanile dal 1990 al ’95, tornando per fare l’assistente dal 1999 al 2002 e, nel mezzo, allenando la compagine femminile delle Pantere Caserta. Già all’andata Di Carlo rimase commosso dalle attestazioni di stima e affetto ricevuti dal pubblico casertano in una partita che vide la Pasta Reggia spuntarla con un imperioso finale (91-86) e trascinata dai 21 punti di quel Sosa che, domenica, sarà il grande assente dopo la decisione di lasciare Caserta mercoledì (la combo-guard dominicana finirà probabilmente la stagione in Libano al Riyadi). E ieri è stata un’altra giornata di fuoco con Sosa che non le ha mandate a dire su Instagram sostenendo di avere lasciato la Juve poiché «è inaccettabile – ha scritto -, e lo sarà sempre, non essere pagati». La società campana ha replicato a Sosa sostenendo che tutti gli emolumenti sono stati pagati. Tra l’altro l’ex Sassari ha ricevuto le conferme di altri ex Caserta, fra di loro anche Dario Hunt, all’Orlandina nel 2014/15, che ha scritto: «Il mio conto ancora attende». Tutte critiche che gli ex casertani rivolgono alla società, ma come fatto anche da Sosa, lodando l’ambiente e i tifosi bianconeri. La pesante assenza di Sosa, che non verrà certo sostituito nella giornata odierna, sarà argomento di discussione oggi pomeriggio in sede di presentazione alla sala stampa “Daniele Di Noto”: con coach Di Carlo ci sarà Vojislav Stojanovic alle ore 16,45.