Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
CAPO D’ORLANDO – Potrebbe essere lo statunitense di passaporto bulgaro Cedric Simmons l’asso nella manica del ds Sindoni jr per completare il roster della Betaland e garantire sotto i tabelloni fisicità ed atletismo che non eccedono di certo in casa biancoazzurra come evidenziato sia con Trento che contro Caserta. L’ipotesi Simmons è realizzabile ed auspicabile da ambo i lati poiché il forte lungo di 206 cm, ex Brindisi e Olimpiakos (1 Coppa Intercontinentale nel palmares), si è allenato con i paladini per due mesi per recuperare dal grave infortuio dopo due anni di stop, salutando a fine novembre per firmare in Estonia con il Bc Kalev. Insomma il club conosce sia il giocatore, fortissimo prima del lungo stop ma autore di ottime prove in Estonia, che l’uomo, che aveva legato con il resto dello spogliatoio venendo sacrificato una volta firmato per tutto il torneo Delas. A breve la fumata bianca anche con le altre alternative con la possibilità che la Betaland aspetti la conclusione della D-League (liberi dal 1 aprile i giocatori delle 14 squadre non qualificate ai playoff) per allargare il campo della scelta che, comunque, sembra ormai indirizzata verso un giocatore Usa. Nell’attesa quella orlandina resta la quarta forza del campionato di serie A quando mancano appena 7 giornate al termine della regular season, con 6 lunghezze di vantaggio dalla prima esclusa dai play-off ed un calendario duro ma non proibitivo davanti per chiudere in bella la prima fase e disputare per la seconda volta nella sua storia (in 6 partecipazioni) la post season con in palio lo scudetto. E come ciliegina sulla torta ben 6 compagini sulle 8 staccheranno il pass per la Champions League o l’Eurocup, oltre a chi ha i requisiti per l’Eurolega. «Vediamo vicini i play-off e li raggiungeremo», sentenzia coach Gennaro Di Carlo nel post vittoria sulla sua Caserta. Senza nulla togliere alle altre (poche) belle realtà siciliane del momento la squadra orlandina è quella che veicola meglio il nome dell’isola nello sport e meriterebbe tutte le attenzioni dei media, dei tifosi e, perché no, delle istituzioni e degli sponsor. In un prolungato momento di crisi economica e sociale i sorrisi e la gioia che regala la Betaland ad appassionati e tifosi orlandini e non è da rimarcare perché davvero la domenica a Capo d’Orlando è vissuta come una giornata di festa nell’attesa della squadra del cuore che emoziona e vince. Il quarto successo di fila, record societario eguagliato nella massima serie come nel 2008 quando la serie venne interrotta da Montegranaro, è giunto sofferto ma sacrosanto per una squadra ormai matura e sicura dei suoi mezzi, soprattutto sul parquet amico dove ha vinto 9 gare perdendo solo con Milano e Trento. «Vincere aiuta a vincere e credo che i ragazzi stanno dimostrando partita dopo partita di avere acquisito una certa mentalità», spiega David Sussi, vice allenatore. «Per avere successo si deve sempre sognare in grande – dichiara il giovane play-guardia Nikola Ivanovic, mvp domenica scorsa con 22 punti, high stagionale per lui -. Contro il Caserta volevamo i due punti e ce li siamo presi».