Adriano Arati – Gazzetta di Reggio
REGGIO EMILIA – L’avversario più pericoloso, non per il talento ma per la concentrazione e l’organizzazione. Se la Grissin Bon ha una certezza in vista della sfida di domenica a Capo d’Orlando contro la Betaland, è che la formazione siciliana non regalerà nulla, né mollerà la presa. La squadra guidata da coach Di Carlo è la più bella sorpresa del campionato, per i risultati e per la qualità del basket espresso, in attacco e soprattutto in difesa. E pure un’anomalia, con tanti giovani e tantissimi slavi assieme a due soli americani, rispetto alle formazioni tutte griffate Usa. La quarta piazza condivisa con Trento e i 28 punti già accumulati parlano chiaro sull’efficacia della Betaland, partita per una salvezza tranquilla e ora pronta a giocarsi il vantaggio del fattore campo ai quarti di finale play off. Un fattore campo che ai siciliani fa parecchio comodo: sul parquet di casa il bilancio è di 9 vittorie e 2 sole sconfitte, all’esordio con Milano e di recente contro la squadra più in forma, Trento. È a Capo che la Betaland ha costruito la sua brillante annata ed è qui che vorrà sigillare la questione con Reggio. Difficile prevederlo a ottobre, ma il confronto con la Grissin Bon è pesantissimo e in particolare per Reggio, che perdendo verrebbe risucchiata nel gruppone a caccia della qualificazione. Hanno mostrato continuità, tenuta difensiva e la capacità di far giocare male gli avversari, di “picchiare” sui punti deboli altrui. In attacco, l’esperienza degli stranieri e la grande organizzazione ha fatto il resto, tanto che la Betaland ha superato indenne l’addio al proprio miglior giocatore, il play uruguaiano Fitipaldo. Il regista è volato in Eurolega al Galatasaray dopo 11 match, sostituito dal 23enne montenegrino Nikola Ivanovic, a propria volta brillante e decisivo in diversi finali. La solidità è la chiave di volta. I siciliani segnano solo 77.1 punti, 12° attacco, ma ne concedono solo 77.2, quarta miglior difesa. Discorso simile a rimbalzo: ne cattura 33.6, anche qui 12°, e ne lascia 33.8, quarta migliore. Distacchi minimi che raccontano di una formazione sempre concentrata e attenta anche ai dettagli. Anche a Reggio, nella gara persa 80 a 70 contro la Grissin Bon, la Betaland non ha mai mollato la presa, sino al finale deciso dalla classe superiore di Della Valle e Aradori. E qui si arriva all’altro punto. Capo ha tanti discreti giocatori ma stelle vere no. Drake Diener certo non è più il bombardiere dei tempi belli. Il più efficace è il duttile lungo Usa Archie, che viaggia a 14 punti e 5.5 rimbalzi. Ivanovic porta alla causa 13.7 punti e 3.2 assist, e il quarto perno è un altro slavo, il croato Delas, altra bella novità con la sua grande tecnica offensiva. Un altro slavo, il veterano Tepic, gioca quattro ruoli. È serbo anche il promettente Stojanovic, ala 20enne di grandissimi doti fisiche e già capace di tanti lampi di talento, stabile a quasi 9 punti di media. Nella bella annata non potevano mancare due promesse italiane. Il 22enne Laquintana si è dimostrato affidabile come cambio dei play bravo ad accelerare i ritmi. Il 25enne lungo Iannuzzi, pescato in A2, segna oltre 8 punti di media e ha mostrato interessanti doti offensive.