Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Non è un finale di stagione fortunato per l’Orlandina che, dal quarto è scesa al settimo posto nella griglia dei playoff ancora da conquistare dopo avere subito tre sconfitte consecutive e adesso ha perso, per circa un mese, il suo uomo migliore del momento: Dominique Archie. Se due anni fa in questi giorni, ma a salvezza acquisita, l’ala statunitense andò via chiudendo la stagione nella prima Lega belga a Ostenda, stavolta rischia di chiuderla a causa di un infortunio. Tutto è avvenuto domenica sera nel posticipo perso a Pistoia quando, nel finale, Archie ha subito una lesione al menisco laterale del ginocchio sinistro. Tanto rapida è stata la cosa che, già ieri mattina, “Mimmo” è stato sottoposto ad intervento di pulizia del ginocchio presso la clinica “Villa Laura” di Bologna. Ad eseguire l’intervento, perfettamente riuscito, è stato il dottor Sarino Ricciardello, originario di Sant’Agata Militello, nello staff medico della Federatletica e, altra curiosità, sposato con Elisabetta Milone, sorella di Lino, negli anni Ottanta una delle colonne dell’Orlandina Basket ai tempi della Serie C. I tempi di recupero si aggirano intorno ai venti-venticinque giorni. La stagione regolare terminerà il 7 maggio, dopo pochi giorni inizieranno i playoff e, sempre se l’Orlandina li raggiungerà, Archie potrebbe rientrare giusto in tempo. Ma in questo momento l’infortunio di chi viaggia con 13.9 punti, 5.8 rimbalzi e 14.7 di valutazione, mette nei guai coach Gennaro Di Carlo, già alle prese con un calendario complicato. Sabato sera la Betaland affronta la trasferta di Sassari e lo farà con appena otto elementi, compreso Nicevic che, come si è visto anche a Pistoia, è lontanissimo, dopo sei mesi di stop, da un accettabile grado di condizione. E senza Archie bisognerà poi affrontare Avellino al “PalaFantozzi” (sarà l’anticipo di mezzogiorno, su Sky Sport, domenica 23 aprile), andare a Brindisi e chiudere con Pesaro in casa. Appare necessario, quindi, un intervento urgente sul mercato, dirottando le attenzioni sotto canestro anziché sul perimetro, dove al posto dell’ungherese Zoltan Perl la società stava cercando un esterno in grado di assicurare equilibrio, qualità e tiro da tre. Al momento Di Carlo potrà partire con Iannuzzi e Delas in quintetto nel pitturato e adattare, come “quattro” tattico”, Stojanovic e Tepic, come avvenuto in occasione del precedente intervento al ginocchio al quale Archie si era dovuto sottoporre a metà della stagione.