Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
CAPO D’ORLANDO – La Betaland si arrende alla remuntada di Avellino e prosegue la rottura prolungata sul piano dei risultati, figli di un gioco sempre meno efficace anche per colpa delle fatiche di una stagione comunque positiva ed esaltante fino ad un mese fa, quando dall’alto del quarto posto sognava play-off che a due turni dall’epilogo della regular season sembrano quasi una chimera. Colpa di un avversario che insegue lo scudetto grazie alle sue bocche da fuoco, in primis Ragland e Leunen (11/15 dall’arco in tandem) ed anche della sfortuna che al 15’45” ha privato i biancazzurri, già orfani del leader Archie operato al menisco, di uno Stojanovic fin lì energico e produttivo, soprattutto in difesa, conseguenza della caduta dopo un fallo pesante ma, ovviamente, non cattivo, di Green ai suoi danni mentre stava andando a canesuo, non giudicato antisportivo da un terzetto arbitrale che ha condizionato in negativo il derby del sud. Al giovane serbo è stata diagnosticata la rottura del legamento del crociato anteriore del ginocchio destro: la stagione è finita anzitempo, nella speranza che non sia cosi grave per la sua carriera, mentre i paladini perdono un’altra pedina nella volata che offre ora lo spareggio post season di Brindisi (una vittoria darebbe i play-off agli orlandini che in caso di sesto ko sarebbero virtualmente fuori). «Non voglio credere alla malafede arbitrale – tuona il presidente Enzo Sindoni anticipando l’ingresso in sala stampa dei due coach – ma purtroppo hanno indirizzato l’incontro e quel che è peggio il povero Vojislav ci ha rimesso un ginocchio. Non sarebbe successo se avessero fischiato in precedenza un paio di interventi duri dei giocatori avellinesi che, giustamente, non essendo stati sanzionati, si sono sentiti autorizzati a continuare». Nel dettaglio il quarto ko interno, secondo di fila, è arrivato dopo un paio di strappi della Betaland che è partita a razzo trascinata dall’ex Diener, autore dei primi 13 punti dei suoi, prima di chiudere il primo quarto sul 19-18. In avvio secondo parziale ancora Diener serve Iannuzzi che trova il +3 (21-18), Randolph mette la tripla del pareggio, ma Kikowski (buono l’esordio dell’esterno polacco) mette i suoi primi tre punti in maglia biancazzurra replicando con la tripla dall’angolo e dando il là all’allungo paladino. Le triple di Leunen e Logan riportano la Sidigas in parità (43-43 dopo 24). Arriva però puntuale la risposta della Betaland, che con il break di 6-0 messo a segno da Tepic, il floater di Ivanovic e l’appoggio di Iannuzzi trova il +6 (49-43). Cinque punti consecutivi di Tepic valgono il nuovo +8 (56-48 dopo 28). Ma Ragland sale in cattedra in chiusura di terzo parziale e ricuce il gap prima di un testa a testa risolto da Jones, Green e Leunen con Ragland a mettere il timbro chiudendo la gara con la tripla del +8 a 10″ dalla fine.