Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO. Di fronte a Meo, lo “spareggio” playoff. Si giocano quasi una stagione Brindisi e Orlandina, nella sfida odierna (palla a due alle 18,15, diretta su Rai Sport), nell’ultima trasferta della stagione regolare dei paladini. Brindisi, perdendo, sarebbe quasi fuori dalla post season (a meno di una doppia debacle di Pistoia), vincendo l’Orlandina staccherebbe i pugliesi di quattro lunghezze e festeggerebbe l’ingresso nei playoff (da definire nell’ultimo turno se da settima o ottava). Non ci sono alternative di sorta, i 40′ di questa sera al “Pala Pentassuglia” potrebbero rivelarsi decisivi anche se la Betaland, pur in caso di sconfitta e superiore alle quattro lunghezze con cui ha vinto all’andata, avrebbe una ultima opportunità domenica prossima nel turno conclusivo: dovrà battere Pesaro (oggi si saprà se sarà salva o meno) al “Pala Fantozzi” ma sperare nella sconfitta di Brindisi sul parquet dell’Umana Venezia. E il duello di stasera arriva di fronte a Meo Sacchetti, l’indimenticato ex tecnico di Capo d’Orlando, che il collega Di Carlo spera di emulare e portare ai playoff l’Orlandina, come seppe fare il tecnico originario di Alta-mura nel 2008. Brindisi non ha vissuto una settimana serena dopo la sconfitta subita a Caserta che ha scatenato polemiche. «Onestamente – ha detto Sacchetti in sede di presentazione -faccio ancora fatica a capire le motivazioni del nostro atteggiamento e approccio alla partita. Sapevamo di dover affrontare tre finali e ora ne rimangono due per accedere ai playoff, nostro ultimo obiettivo stagionale dopo aver ottenuto la qualificazione alla FinalEight di Coppa Italia e centrato la salvezza con largo anticipo». Enel alle prese con qualche problema. «Dal punto di vista fisico – riprende Sacchetti – Cardillo non si è allenato mentre Scott ha fatto solo qualche spezzone di due sessioni pomeridiane. Dal punto di vista mentale ho visto alcuni giocatori che hanno reagito positivamente con rabbia ed energia, altri meno. Il mestiere dell’allenatore comporta oneri e onori, per cui accetto le critiche e sono il primo ad ammettere di poter sbagliare. Nessuno è infallibile a partire dal coach per finire ai giocatori». Quindi la “sua” ex Orlandina: «Dobbiamo entrare in campo solo per vincere e pensare in seguito alla differenza punti, fattore chiave nelle probabili ipotesi di arrivo a pari punti con altre squadre. A fine girone d’andata ne abbiamo beneficiato raggiungendo l’ottavo posto, a fine girone di ritorno vedremo quale sarà la situazione. L’Orlandina è sicuramente la rivelazione del campionato, avendo sempre giocato con grinta e tenacia sfruttando le proprie caratteristiche. Nonostante gli ultimi risultati negativi per via dei numerosi infortuni- conclude il coach d i Brindisi – hanno sfiorato la vittoria sia a Sassari che in casa con Avellino». I problemi per Di Carlo sono risaputi.