Carmen Vesco – Giornale di Sicilia
BRINDISI. Capo d’Orlando ci ha creduto davvero fino alla fine ma Brindisi ha combattuto una guerra che valeva l’accesso ai play off e ha lottato col coltello fra i denti, lasciando gli ospiti con l’amaro in bocca. L’Enel Brindisi ha aspettato al varco i siciliani scesi in campo con l’intenzione di non far rovesciare la differenza canestri negli scontri diretti: poco spettacolo, ma tanta testa per giocate pesate al misurino.
La cronaca: l’Orlandina schiera Tepic, Diener, Kikowski, Delas e Ivanovic, e il Sacchetti biancoazzurro risponde lasciando in panca Sa-muels e piazzando il quintetto Moo-re, Scott, Joseph, M’Baye e Carter. Capo d’Orlando parte in quarta colpendo al fianco i brindisini e buca dalla lunga. I padroni di casa intuiscono il gioco «Orlandino» rispondendo con buona circolazione di palla. A 30″ dalla metà del primo è parità (11-11). Sacchetti chiama timeout e Moore si rinvigorisce mettendo una bomba a cui risponde pari e patto Diener. I brindisini si riassettano, ma nessuno cede un passo e al primo quarto regna ancora l’equilibrio: 23-21. Il secondo quarto: Sacchetti prova il quintetto basso (Moore, Goss, Spanghero, insieme a Cardillo e Samuels) ma non trova la chiave di volta, anzi è costretta a 3′ a chiamare un time-out per dare una scossa alla gara: funziona è break a 6′ con 39-25. Di Carlo rivede le carte, ma non serve a mettere a freno l’entusiasmo casalingo nonostante le triple di Diener e Ivanovic riescano a ridurre il vantaggio dei brindisini fino al 52-41 di metà incontro. C’è da metterci la testa più che mai e ora si analizza il centimetro il gioco, ma Moore sale in cattedra con un canestro in transizione di Carter dopo una palla rubata a Diener per il 59-43 dopo 3’30”. Non si perdono d’animo i siciliani e riescono a portarsi al -6 (59-49) così che Sacchetti deve chiamare timeout per ritrovare il bandolo della matassa. Ecco che 4 punti consecutivi di Samuels e una bomba di Goss decreta il +13 a 3 dal termine del terzo. Orlandina non ci sta e punisce i casalinghi con un break di 6-0 disilludendo le loro speranze mostrandosi viva e fiduciosa finché non si va all’ultimo quarto sul 67-59. Le scelte tattiche errate nell’attaccare la zona siciliana permettono a Capo d’Orlando di ridurre il gap a 67-64. Solo Goss restituisce lo schiaffo a Capo ma Brindisi non si desta. La stanchezza degli ospiti pennette ai brindisini di allungare con un contro break di 10-1 fino a che l’Enel allunga riuscendo a chiudere sul +13 (87-75).
IL DOPOPARTITA. Poche speranze per il coach: «Battere Pesaro e poi vediamo…» Di Carlo: «Forse dobbiamo dire addio ai sogni di gloria». Non riesce a Capo d’Orlando di ribaltare la differenza canestri del meno quattro dell’andata. Brindisi si aggiudica lo scontro con una vittoria sul 87-75 nonostante una strenua lotta dei siciliani. È la sesta sconfitta di seguito per gli ospiti del palaPentassuglia e, nonostante di Carlo predichi fiducia, la sfida si fa sempre più ostica. «La nostra partita si è decisa nel secondo quarto, è vero, abbiamo peccato in difesa – ha dichiarato Di Carlo in sala stampa a Brindisi – eppure c’è stato un momento in cui siamo rientrati in partita e gestivamo la gara, ma poi nell’ultimo quarto abbiamo tenuto troppo la palla ed è lì che Brindisi ha vinto meritatamente. Con oggi finisce la nostra ambita speranza di giocarci i play off, è dura, non c’è molto altro da dire, anzi adesso ci tocca vincere contro Pesaro e vedere cosa succede altrove. Le sconfitte come questa capitano – continua Di Carlo – ma dal canto nostro possiamo dire che sono state tutte partite combattute. Noi dobbiamo, comunque, avere la forza di guardare avanti perché il nostro è un progetto proiettato futuro e non si esaurisce qui. Abbiamo un bel mix di anziani e giovani ma anche stasera abbiamo dato dimostrazione di grande vitalità» ha concluso il coach.