Festa al PalaFantozzi. La Betaland ha battuto Pesaro 98-88 e ha conquistato per la seconda volta nella sua storia l’accesso ai playoff scudetto. Obiettivo raggiunto con immensa voglia, grande cuore e forte orgoglio. Venerdì 12 Capo d’Orlando giocherà al Forum d’Assago gara 1 playoff alle 20.45 contro i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano, gara 2 domenica alle 19.30 (eventuale gara 5 lunedì 22 maggio). Tornerà a giocare gara 3 al PalaFantozzi di Capo d’Orlando mercoledì 16 maggio (eventuale gara 4 giovedì 18 maggio).
CRONACA
Betaland Capo d’Orlando – Consultinvest Pesaro 98-88 (22-16; 48-37; 79-65)
Betaland Capo d’Orlando: Galipò, Ihring 5, Tepic 7, Iannuzzi 24, Laquintana 11, Nicevic 2, Kikowski 11, Delas 7, Diener 21, Donda 1, Ivanovic 6, Berzins 3. All: Di Carlo
Consultinvest Pesaro: Hazell 13, Gazzotti 2, Cassese, Thornton 15, Jasaitis 9, Clarke 14, Ceron 5, Bocconcelli 3, Serpilli 3, Nnoko 21, Zavackas 3. All: Leka
Il primo a trovare il fondo della retina è Delas, ma Hazell e Clarke portano Pesaro sul +3 (2-5). Il contropiede di Diener riavvicina i paladini, ma le triple ancora di Clarke e Hazell trascinano la Vuelle sul +7 (6-13 dopo 5’). La bomba di Diener e sei punti di fila di Iannuzzi riportano avanti la Betaland (15-14 dopo 8’). La palla recuperata di Ivanovic dà il via ad una transizione conclusa dalla tripla di Diener che infiamma il PalaFantozzi, seguita dal contropiede chiuso dall’inchiodata a due mani di Iannuzzi che vale il +6 Betaland (20-14). Hazell accorcia, ma Iannuzzi è preciso dalla lunetta e chiude il primo parziale sul 22-16. La zone-press a tutto campo disposta da coach Di Carlo funziona alla perfezione e i recuperi consentono a Tepic, Kikowski, Laquintana e Ihring di portare la Betaland sul +15 in avvio secondo parziale (31-16). Nnoko sblocca lo score ospite, Iannuzzi risponde dalla media, ma ci pensa ancora il pivot camerunense, insieme a Jasaitis, a tenere in vita la Consultinvest. Iannuzzi è ancora il trascinatore dei suoi, ma le bombe di Zavackas e Jasaitis e i tiri liberi di Nnoko riavvicinano Pesaro fino al -4 (35-31 dopo 15’). Laquintana e il 2+1 di Delas riallungano sul +9 (40-31), ma Nnoko punisce ancora la difesa paladina, trovando due punti da sotto e Hazell mette il -5 (40-35 dopo 17’). La tripla di Diener dal palleggio rimette 8 punti tra i suoi e gli ospiti, Hazell accorcia con il lay-up, ma la tripla di Kikowski dall’angolo e l’inchiodata di Iannuzzi in contropiede mandano le squadre negli spogliatoi con i biancoazzurri avanti di 11 lunghezze. Thornton apre il terzo quarto con la tripla del -9, ma è ancora Iannuzzi il vero mattatore della serata, con due punti da sotto che, insieme alla tripla di Ivanovic che riporta i paladini sul +13 (53-40). Nnoko prova ad accorciare, ma sei punti di fila di Iannuzzi portano la Betaland sul +17 (59-42). Hazell trova due punti in tap-in e la bomba di Ivanovic vale il +18 (62-44 dopo 25’ di gioco). Nnoko prova ad accorciare, ma la tripla di Diener dall’angolo e i due tiri liberi di Tepic portano la Betaland sul massimo vantaggio, +21 (67-46 dopo 26’). Thornton vola tra le maglie biancoazzurre ad appoggiare due punti in sottomano e Clarke è preciso dalla lunetta, ma la tripla di Kikowski tiene i suoi sul +20 (70-50). Thornton è preciso dalla lunetta, ma la tripla di Kikowski seguita dal tiro dalla media di Delas per il nuovo +20 (75-55), rimette ancora le cose in chiaro. Il centro camerunense Nnoko mette la prima tripla della sua stagione, ma gli risponde Berzins, cui risponde ancora Ceron. Nnoko realizza subendo il fallo, il libero aggiuntivo non entra, ma il rimbalzo arriva nelle mani di Clarke, che chiude il terzo quarto con il floater vincente del 79-65.
Laquintana appoggia in transizione e Diener dalla lunga distanza trova i due punti del +18 Betaland (83-65 8’30’’ dal termine). Nnoko realizza, ma Laquintana appoggia al vetro. Gazzotti chiude il contropiede e Jasaitis mette la tripla del -13 Vuelle (85-72 a 6’ dal termine). Nicevic è preciso dalla lunetta e Laquintana e Diener possono allungare ancora, +19 (91-72 a 4’ dalla fine). Thornton prova a crederci ancora, ma il playmaker slovacco Ihring, rientrato a Capo d’Orlando in settimana, mette la tripla del +20 (94-74 a 3’30’’ dal termine). Thornton è una libellula nell’area paladina e trova due punti e Ceron da sotto riaccorcia fino al -16, ma Diener mette il sigillo con la tripla del +19 che di fatto chiude la gara (97-78). Nel garbage time è il momento di Giorgio Galipò e Andrea Donda, che realizza dalla lunetta il suo primo punto in Serie A, ma anche di Bocconcelli e Serpilli, che mettono le triple che chiudono la gara sul 98-88.
DICHIARAZIONI
Ds Peppe Sindoni: «Non ho parole per esprimere quello che oggi proviamo e quello che penso io personalmente. Non sono solito parlare di budget o di dettagli, però cercando di motivare la squadra raccontando le solite barzellette di Davide contro Golia parlavo del fatto che noi non saremo in grado di acquistare nessuno dei giocatori dello starting five di Cremona ad esempio. Penso che troppo spesso si dimentichi ciò che noi domenica dopo domenica andiamo ad affrontare. Credo che dopo 10 anni di professionismo questo piazza possa provare ad essere più professionale nei giudizi. Oggi è la sublimazione di quello che è stato questo anno e mezzo. Non ho parole, ho pianto e non so descrivere le emozioni che provo in questo momento».
Coach Gennaro Di Carlo: «Ancora non mi rendo conto di quello che abbiamo fatto, perché probabilmente il mio viverlo quotidianamente non mi fa percepire la straordinarietà di quello che siamo riusciti a fare quest’anno. Ho vissuto queste settimane in cui non si riusciva a vincere in maniera molto travagliata, perché eravamo fermi a 28 punti dal 19 marzo. Ci mancava veramente poco per raggiungere il sogno ed ero nervoso perché per una ragione o per un’altra non riuscivamo ad afferrarlo e la paura che potesse sfuggirci mi attanagliava. Lì ho temuto e mi sono rifugiato in due grandi uomini come Enzo e Peppe, a cui dedico questo risultato, perché senza di loro non sarei mai diventato un coach di Serie A, e grazie a loro ho anche la possibilità di giocare i playoff scudetto da capo-allenatore. Nelle scorse settimane ho cercato di trovare una strada per uscire da questo momento difficile insieme ai veterani di questa squadra: Nicevic, Diener, Archie e Tepic sono stati quelli con cui nel quotidiano ho cercato di rinsaldare e di mantenere vivo questo gruppo. Ce l’abbiamo fatta, i ragazzi hanno fatto un lavoro straordinario. Mi sarebbe piaciuto vivere un finale di stagione diverso, avrei preferito regalare a questi splendidi tifosi qualche vittoria in più, per raggiungere questo traguardo prima dell’ultima giornata. Ma l’esultanza dei tifosi in mezzo al campo questa sera è stato qualcosa di stupendo. Abbiamo raggiunto questo risultato facendo crescere giovani come Stojanovic, Laquintana e Iannuzzi, e stasera è tornato anche Ihring, un ragazzo su cui puntiamo molto. Adesso ci apprestiamo a questa post season sicuramente emozionati, per me sarà un’esperienza nuova che vivrò da capo-allenatore, la regular season era qualcosa di conosciuto, mentre i playoff sono un mondo tutto da esplorare. Chiederò consiglio a Flavio Fioretti, che ha vissuto tanti playoff e mi saprà guidare in questa esperienza per me nuova. Voglio fare un saluto di grande affetto e dedicare questi playoff alla titolare della lavanderia dove portiamo gli abiti dopo le partite, Annamaria. Il popolo orlandino deve essere orgoglioso di noi, andremo al Forum a testa alta a scontrarci contro la favorita e a far valere il nostro carattere con le nostre e semplici armi e vedremo cosa succede. Chiudo ringraziando tutto il mio staff che mi ha dovuto sopportare tanto, ma ciascuno di loro è stato fondamentale nello sviluppo di questa squadra: dunque ringrazio Flavio, David, Jorge, Peppe Marchica, Enzo Brignone, ringrazio lo staff medico, composto da Tore, Abele, Biagio e ringrazio il custode del PalaFantozzi Massimo Arena. Questo playoff è di tutti e finisco ringraziando la stampa, perché siete stati la nostra spalla, valorizzando ogni giorno quello che siamo riusciti a fare. Grazie a tutti».
Ufficio Stampa Betaland Capo d’Orlando