Paolo Cuomo – Gazzetta del Sud
Anche se stasera al Forum (ore 19,30, diretta su Sky Sport 2) sarà già tempo di gara-2 e quindi di rivincita, il botto per la vittoria al debutto è stato talmente forte da far tremare gli interi playoff scudetto. L’Orlandina che apre i quarti sbancando Milano è un’impresa che resterà nella storia della pallacanestro e che noi ricorderemo sempre quando ci sarà da esaltare il cammino della magica realtà cestistica della provincia di Messina. Ma il divertimento è appena cominciato, la leggerezza libera le mani e la mente e considerato che la ricca e deludente Armani è apparsa in confusione, perché non provare ad assestare il clamoroso colpo del ko ad un pugile un po’ suonato? Fantabasket? Sì, esattamente come pensare di poter vincere gara-1, risultato che si è poi verificato grazie a un dominio sui due lati del campo messo in discussione solo dalla bagarre e dal pressing disperato di Milano nell’ultimo quarto. Oggi è troppo facile ipotizzare che l’Armani si sveglierà dopo il cazziatone di coach Repesa e farà valere le sue enormi potenzialità, pareggiando i conti con un netto successo. Quindi proviamo, invece, a immaginare che i campioni d’Italia, proseguendo sulla falsariga negativa del finale di regular season (per capirci dopo la conquista matematica del primo posto), dimostrino di non essersi liberati dagli incubi in biancazzurro e continuino nei loro stenti, con la pressione per un successo da ottenere a tutti i costi pronta a schiacciarli. Immaginiamo ancora che sotto canestro dove l’Orlandina dovrebbe essere spazzata via – la coppia Raduljica-Tarczewski mantenga un rendimento pari a un decimo di super lannuzzi; che Repesa si dimentichi di nuovo in panchina l’energia e la voglia di Dada Pascolo; che le 23 palle perse possano essere confermate e che da tre punti l’Olimpia sparacchi con numeri simili all’8 su 30 di gara-1. Insomma, perché non sognare? Perché non credere di poter allungare la favola stasera al Forum, ma anche quando la serie di sposterà al “PalaFan-tozzi”? Ripetere il piano tattico dev’essere l’obiettivo di Di Carlo e della sua banda scatenata. Tutto passa dalla difesa, fatta di ossessionanti show e raddoppi dei lunghi sul pick and roll, con rotazioni e aiuti sempre efficaci che hanno rallentato il gioco di Milano, troppo statico, con poche soluzioni vicino a canestro e sbilanciato sul tiro da fuori che non è entrato. In attacco, poi, ci penserà quel genio di Milenko Tepic, uomo da 118 presenze in Eurolega (vinta ad Atene nel 2011), tornato allo splendore di un tempo, quando era l’ennesimo talento serbo avviato ad una carriera da star, prima di una flessione di rendimento che lo ha fatto uscire dal grande giro. Ora che il livello è salito e si è sentito forte l’odore del sangue, il prodotto del Partizan ha predicato basket, innescando i compagni con autorità e qualità. Se poi aggiungiamo lo stato di grazia della rivelazione lannuzzi, la leadeship di Diener (decisivo anche segnando poco) e le iniziative di Ivanovic il quadro si presenta nitido. L’Orlandina ha un pensiero stupendo: riprovarci.