Roberto Nardella – Tuttosport
MILANO – L’Emporio Armani Milano vince gara 2 dei quarti di finale playoff piegando 95-83 la Betaland Capo D’Orlando e trovando così l’1-1 nella serie. Soprattutto Milano risponde presente dopo la sconfitta a sorpresa di gara 1 e centra un successo chiave nel secondo episodio di questa sfida con la formazione siciliana. Ma anche in gara-2 la squadra guidata da coach Gennaro Di Carlo non va mai al tappeto contro l’Olimpia impegnando fino in fondo Milano, che deve sudare eccome. Molteplici gli aggiustamenti proposti in campo dalle due squadre rispetto a gara 1 giocata appena 48 ore prima ma, dati alla mano, le statistiche che saltano subito all’occhio prò EA7 e che nell’economia della partita fanno la differenza sono i tanti rimbalzi d’attacco catturati, le limitate palle perse (erano state addirittura 23 in gara 1) e i pochi punti in contropiede concessi alla Betaland, spesso invitata alla conclusione dalla distanza. È Repesa a sottolineare i miglioramenti: «Abbiamo subito 26 punti in contropiede venerdì, stavolta li abbiamo limitati. Loro ci hanno mostrato ancora una volta di essere una buonissima squadra che gioca una buona pallacanestro e che ha un grande valore. Questa serie non è scontata. Abbiamo pareggiato e per noi era molto importante, ma sappiamo bene che dovremo preparare al meglio le due partite di Capo D’Orlando perché andremo li in debito di una vittoria e dovremo dimostrare di essere attenti e preparati». Uno degli eroi della partita è ancora una volta Davide Pascolo, ormai idolo incontrastato della tifoseria milanese per il suo contributo sul parquet e l’atteggiamento. Un pubblico cui Repesa però riserva una tiratina d’orecchi: «I tifosi che dietro la panchina si lamentano per chi gioca e chi non gioca dovrebbero sapere innanzitutto che alcuni dei ragazzi soffrono questo. Stavolta ad esempio il medico mi aveva detto che Pascolo non poteva stare in campo più di 4-5′ di seguito, ma questo i tifosi non lo sanno. Kalnietis non doveva giocare e però l’ho rischiato, ma va bene così. A Milano ci sono troppi allenatori e permettetemi di dire, non troppo bravi». Bravo è ancora una volta Davide Pascolo: «Abbiamo dato tutto perché volevamo impattare la serie. Si va a Capo D’Orlando fiduciosi e consapevoli che servirà almeno una vittoria». Senza Sanders da una parte e Archie (ko in gara 1) dall’altra, viene fuori una partita divertente e dagli alti ritmi che l’Olimpia controlla senza liberarsi della Betaland.