Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Un intero popolo spinge verso il miracolo. Straordinaria attesa per la partitissima di stasera al “PalaFantozzi”, in verità partita dopo il clamoroso exploit in gara-1 visto che le coreografie hanno cominciato ad essere disegnate da quella sera. I tifosi organizzati nulla hanno detto, da quel che è trapelato la gradinata lato monte presenterà quasi tutti i sostenitori vestiti in maglietta biancazzurra e verranno issati striscioni con incoraggiamenti ma anche ringraziamenti: comunque vada non dovrà essere l’Orlandina ad andare in semifinale per forza, quindi queste due gare saranno da cornice di una stagione esaltante. In campo è sceso anche il sindaco Franco Ingrillì, che nel suo cuore condivide tre amori sportivi: il Milan, l’Orlandina Basket e quella, che fu, del calcio, non è un caso gli stessi del cugino presidente e predecessore a Palazzo Europa Enzo Sindoni. «L’Orlandina insegue un sogno che non è solo sportivo ma inorgoglisce l’intera comunità dei Nebrodi facendo diventare la nostra città portabandiera della Sicilia – scrive il primo cittadino in una nota -. Grazie alle imprese dell’Orlandina, il nome di Capo d’Orlando è sulla bocca di tutti. Lo sport riesce così ad essere eccezionale veicolo di promozione turistica e traino per la stagione estiva. Le due partite che l’Orlandina disputerà stasera e giovedì al “PalaFantozzi” saranno l’occasione per suggellare una straordinaria impresa sportiva ma anche per mettere in vetrina il calore e l’entusiasmo di una città e di un intero comprensorio». Il sindaco invita tutti ad «andare al “PalaFantozzi” a ringraziare e sostenere l’Orlandina. I giocatori con i canestri, il pubblico con la voce: andiamo a scrivere la storia». In verità non c’è bisogno dell’appello del sindaco: gli ultimi ticket saranno distribuiti oggi, stasera è previsto il pienone. La squadra è rientrata in mattinata, dopo il pranzo riposo assoluto, in serata seduta solo di tiri. «Nessuno avrebbe pensato di tornare dopo due gare al “Forum” sull’1-1 – dice Tommy Laquintana-. Ci siamo detti che sicuramente una cosa che potevamo avere più di loro era la passione, che abbiamo sempre messo in campo in questa stagione. Abbiamo tenuto sempre a mente che si vince di squadra e non come singoli, siamo rimasti uniti, abbiamo disputato due gare come un gruppo totalmente conscio di quelle che sono le proprie abilità. Sia se fossimo andati in vantaggio, che se fossimo stati sotto, volevamo giocare da squadra e, soprattutto in gara-1, ci siamo riusciti». Il segreto di gara-1 e quanto ha pesato l’assenza di Archie in gara-2? «Coach Di Carlo ci ha detto che dovevamo metterci passione. Lo ha ripetuto tante volte, era uno dei pochi modi per battere una corazzata come Milano. L’assenza di Dominique ha pesato. A rimbalzo ci dà una grande mano, è uno dei migliori rimbalzisti della nostra squadra e senza di lui ed in più con Delas caricato di due falli subito abbiamo sofferto sotto le plance». Ci credete nel miracolo? «Certamente. È fondamentale giocare bene gara-3 e tentare di vincerla. Andare in vantaggio ed avere poi due match-point, di cui uno in casa, può rappresentare un grande vantaggio. Daremo tutto quello che avremo, il “PalaFantozzi” farà la differenza. Per vincere contro Milano – ha concluso Laquintana – abbiamo bisogno di tutti i tifosi».