Paolo Cuomo – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO Paura. Quella che ha Milano e che non deve avere Capo d’Orlando. Perché non ce n’è motivo. La pressione e la tremarella stasera (ore 20.30, arbitri Filippini, Rossi e Paglialunga) e giovedì sono problemi che vanno lasciati volentieri ai ricchi campioni d’Italia, che sono sbarcati in Sicilia con l’ansia di non trovarsi sul 2-0. Della scatenata banda di coach Di Carlo, invece, vogliamo continuare a vedere la faccia ingenua e furba del bambino appena pescato con le mani nella marmellata e che in questo caso è rappresentato da un gruppo fantastico di giocatori che stanno creando il caos nelle (poche) certezze di un’Armani che ha vinto gara-2 solo in quanto più profonda e forte fisicamente. Ci vuole ancora sana incoscienza, senza prendersi troppo sul serio. Perché allora sì che l’Orlandina rischierebbe di perdere di brutto. Invece Milano va affrontata con la solita leggerezza, senza pensare che in questo doppio appuntamento al “PalaFantozzi” si può riscrivere un pezzo di storia del basket tricolore. Ed è soprattutto vietato voltarsi indietro, poiché quanto di splendido è stato realizzato nella metropoli, nei playoff conta ma fino ad un certo punto. L’Orlandina ripartirà dalla gioia di aver centrato quello che alla vigilia era considerato l’obiettivo massimo, cioè arrivare a gara-4 per regalare al popolo biancazzurro due sfide dei playoff contro i campioni d’Italia. Ma la fiducia dilaga e lo spogliatoio, spazzata via la stanchezza, ha subito fissato un nuovo step: portare la serie dei quarti a gara-5, quindi vincerne almeno un’altra per giocarsi tutto nella “bella”. Proprio come fece nel 2014 la rivelazione Pistoia, arrivata vicinissima al miracolo a Milano. Facile, diffìcile? Dopo l’1-1, diremmo possibile. Soprattutto se il generoso Archie e il suo ginocchio ballerino riusciranno a offrire una decina di minuti di qualità. Perché se l’americano, domenica, avesse potuto ripetersi forse oggi si potrebbe scrivere di primo, clamoroso match-ball. Ma questa è un’altra storia. Milano ha ritrovato il feeling con il canestro, ma si concede sempre delle pause nelle quali l’Orlandina si è trovata come il topo nel formaggio. La capacità di reagire – correndo in contropiede e sfruttando le transizioni – alle spallate dell’Armani che nei due incontri, in totale, ha preso 29 rimbalzi (!) in più degli avversari, è stata la chiave delle ottime prestazioni paladine. Ma tutto, comunque, prende sempre origine dalla difesa, che dovrà essere asfissiante e senza cali: in gara-2 Milano ha perso la metà dei palloni di gara-1 e tirato da tre punti di meno, ma con una percentuale migliore. Se ripeterà queste “equazioni” anche stasera, l’Orlandina per vincere dovrà inventarsi qualche gioco di prestigio. E non ci stupiremmo, considerato che da queste parti ci hanno abituati alla magia delle favole. Ma al di là delle alchimie e delle formule di chimica che Di Carlo verificherà (assieme alla possibilità di utilizzare Archie) fino a pochi istanti prima della palla a due, l’EA7 si può battere soprattutto con il cuore, l’orgoglio, il coraggio e le emozioni che sapranno regalare i tifosi, spingendo i loro eroi. E se Repesa sta trovando continuità dal suo pretoriano Simon, dal braccio armato Hickman e dal trascinatore Pascolo (il migliore), Di Carlo può sorridere per i ritorni del talento Berzins e dell’eterno Nicevic che allungano le rotazioni e si affida al carisma di un giocatore totale come Tepic, alla leadership di Diener e all’imprevedibilità di Ivanovic perché, per noi, è sul perimetro che si deciderà il confronto, soprattutto se anche McLean e Macvan, oltre all’impalpabile Raduljica, continueranno a faticare. Infine piccola nota a margine senza voler fare i professori: stasera non ci sarà diretta televisiva e per quanto ascoltato nelle partite del Forum meglio così. Par condicio: sia RaiSport che Sky hanno proposto commenti un po’ parziali e lacunosi (non si può argomentare, ad esempio, che se rientrerà Archie gli farà posto Berzins, visto che ad andare in tribuna sarà Ihring) e una giornata di riposo chiarirà e migliorerà le loro idee.