Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
CAPO D’ORLANDO – Milano raggiunge in semifinale Trento concedendo il bis al PalaFantozzi dopo aver chiuso 3-1 la serie dei quarti di finale più incerta ed avvincente dei play-off scudetto grazie ad una Betaland che al completo avrebbe quantomeno portato i campioni in carica a gara-5 confermando che non è arrivata per caso al tavolo delle big. Decisivo l’avvio dove l’Armani ha continuato sulla scia di gara-3 volando sul 4-17 al 7′. Il rientrante Archie, rischiato ad un mese dall’operazione al menisco, prova a dare energia stoppando Macvan e segnando il canestro della scossa, seguito da Ivanovic e da Tepic (1/2 dalla lunetta per il 9-17 che poi diventa 12-19 con la tripla di Kikowski) anche se il punto esclamativo al primo quarto nettamente di marca milanese lo mettono Kalnietis e la bomba a fil di sirena di Abass che doppiano i padroni di casa. Il secondo periodo si apre con lo 0/2 ai liberi di Iannuzzi e con tre possessi di fila nel corso della stessa azione dove i biancoazzurri non riescono a segnare (1/9 da due fin lì) subendo poi il piazzato di Mclean che fissa il 12-26. Diener e Laquintana attaccano il ferro bene ma in mezzo Hickman dall’arco riscrive il vantaggio massimo sul 16-31. Ma la Betaland si è finalmente scrollata le paure iniziali e con Mandrake prosegue la lenta risalita complice le tre palle perse dalle scarpette rosse costringendo Repesa a chiamare sospensione sul 20-31. I paladini lottano ed Archie dai 6.75 firma il meno 12 sul 31-43 al 19’30” anche se il solito taglio centrale Simon fissa il più 14 al riposo lungo. Raduljica inaugura il terzo quarto a cronometro fermo ma ancora Archie colpisce ed illude dall’arco poiché poi ancora il centro ospite e Pascolo aumentano il gap fino al più 21 del 25’30”. Macvan e Hickman ampliano prima dell’ultimo mini riposo con Archie che buca la retina da 3 fallendo subito dopo un altro tentativo a piedi fermi anche se poi Iannuzzi concretizza altri 3 punti con l’aggiuntivo portando la Beta-land a meno 10 sul 55-65 al 32′ che diventa meno 8 con la penetrazione di un indomito Archie dopo il quarto fallo di Delas che poi commette un’infrazione di passi sanguinosa che Macvan punisce di tabella. Ma Iannuzzi è on fire, però Macvan di più e colpisce da 3 per il 59-70 che di fatto spegne le ultime velleità di una Betaland stanca perché giocare ogni due giorni contro un avversario dal roster lunghissimo e senza Stojanovic ed un Archie a mezzo servizio si è rivelata impresa titanica ma non impedisce l’ovazione finale dei tifosi che applaudono un gruppo fantastico ed in particolare capitan Nicevic, alla sua ultima recita di una lunga e brillante carriera.