Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
CAPO D’ORLANDO – La Betaland è la vincitrice morale della serie dei quarti di finale play-off sulla carta impari contro i campioni d’Italia in carica dell’EA7, grandi favoriti per il bis tricolore (sarebbe il 28° titolo) anche se Trento in semifinale ed una tra Avellino e Venezia nell’eventuale finale hanno pronte le trappole per ribaltare il pronostico. I paladini ci hanno provato. Ma contro un avversario più forte e dal roster profondissimo, senza Stojanovic e con un Archie più che a mezzo servizio, dovendo per giunta farlo ogni 48 ore, ha influito pesantemente soprattutto alla distanza dopo la prova super della gara di apertura al Forum. Non ingannino i 41 punti di scarto globali a favore delle scarpette rosse maturati nei successivi tre incontri e di certo non devono far pensare che il pallino lo abbia avuto solo Milano, poiché, i paladini non sono arrivati lì per caso ed hanno reso avvincente e la più emozionante la serie del tabellone parte alta. Non sono bastati cuore, orgoglio e calore del PalaFantozzi ed il rientro dell’mvp della stagione, Archie, risultando anche il migliore tra i biancoazzurri, a quella che è poi stata l’ultima gara di una stagione straordinaria, condita dalla seconda qualificazione alla post season e della prima storica vittoria nei play-off, con un bilancio di 11 vinte e 6 perse nel fortino di casa. «La squadra ha scritto la storia – commenta il presidente onorario e patron Enzo Sindoni – ed avrebbe voluto aggiungere un altro capitolo perché io credevo senza presunzione, alla possibilità di allungare la serie fino a gara-5 che, credo, sarebbe stata comunque incerta pur con il fattore campo sfavorevole. Il nostro sogno si è comunque materializzato portando la corazzata Milano alla quarta il che significa un passettino in più rispetto alla precedente apparizione alla post season nel 2008 quando Avellino ci battè 3-0». Il figlio Giuseppe, il vero trionfatore della stagione dei record avendo stravinto il premio come miglior dirigente italiano, nel suo tweet post gara ricorda i protagonisti dell’impresa. Tutti i suoi giocatori, che chiama per nome e li ringrazia, compresi Fitipaldo e Perl, ceduti sul mercato. Ringraziamenti anche al coach e allo staff tecnico e medico. «Credo che sia venuta fuori la differenza tra noi e Milano – commenta coach Gennaro Di Carlo -. Non hanno avuto una stagione positiva in Eurolega, ma rispetto a noi sono sicuramente di un altro livello. Ci tenevamo a dare tutto, nei primi due quarti abbiamo avuto un approccio sbagliato, non sembravamo l’Orlandina, sembravamo una squadra anarchica. Nello spogliatoio li ho richiamati all’ordine, ho detto che potevamo anche perdere di 50 punti, ma dovevamo fare quello che abbiamo sempre fatto fino ad oggi. Non sono ovviamente contento di aver perso, ma sono contento che abbiamo dato il massimo sia in questa serie play-off che in tutta questa stagione. Abbiamo giocato tutta la stagione con tanti infortuni, ci davano ultimi e retrocessi, ma siamo arrivati a Gara-4 contro Milano».