Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – L’ultimo atto prima del rompete le righe per l’Orlandina, a conclusione della stagione 2016/2017 è stata la premiazione, sul palco di una piazza Matteotti gremita, in occasione della sesta edizione di “Little Sicily”, che vuole rimarcare ogni anno le eccellenze siciliane in diversi settori, dall’arte allo spettacolo, dalla gastronomia alle tradizioni. E l’Orlandina è una ormai una eccellenza siciliana, come hanno avuto modo di apprezzare anche i componenti della delegazione di Culver City (California, Usa), presenti per il gemellaggio sottoscritto con il Comune paladino. L’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo Rosario Milone ha consegnato i premi che il sindaco Franco Ingrillì ha girato al direttore sportivo Giuseppe Sindoni, nominato miglior dirigente della Serie A 2016/17. «Un premio – ha detto Sindoni junior – che mi sento di dedicare ai ragazzi, sono stati loro gli artefici, mi riferisco allo staff tecnico e ai giocatori, di questa bellissima stagione che ci ha visto entrare fra le prime otto d’Italia». «Certamente – ha replicato il primo cittadino – ma la squadra l’hai fatta tu». Momenti goliardici quando è stato consegnato un caratteristico piatto siciliano al capitano Sandro Nicevic, a nome di tutti i compagni ed il saluto del lungo italo-croato, molto significativo, verso l’addio, almeno dal campo. Ma l’intervento più atteso del sindaco è stato posto sul palasport da realizzare. «Non possiamo che augurarci – ha detto il primo cittadino – che il presidente Enzo Sindoni continui a guidare questa gloriosa società. Se lui sta facendo il suo, ed anche oltre, per mantenere una Serie A che vedrà Capo d’Orlando ai nastri di partenza per la settima volta e quarta consecutiva il prossimo anno, noi come amministrazione faremo il nostro». E fra il tripudio dei presenti, il sindaco ha annunciato, senza alcun condizionale: «Realizzeremo presto il nuovo palasport». La novità degli ultimi giorni è relativa all’impianto per il quale esiste già il progetto, redatto da un pool di architetti palermitani, per edificare il nuovo palasport in contrada Pissi, lì dove esiste già lo stadio in erba sintetica “Ciccino Micale” e, alle spalle, lo storico stadio “Francesco Paolo Merendino”, rinnovato tanto da essere quasi pronto e dotato di due campi da calcio. Se verrà seguita questa pista, prima dell’arrivo dei finanziamenti, bisogna passare all’esecutività del progetto e l’impressione è quella che l’Ufficio Tecnico comunale stia accelerando in tal senso. Chi dovrebbe eseguire l’opera? Anche una Ati, una Associazione Temporanea di Imprese, con il project financing, il modo più rapido per rendere fattibili le opere pubbliche. L’impresa appaltante, infatti, pur dividendo poi la gestione di una struttura con il Comune o con altro ente o con una società (anche sportiva), ha i tempi giusti per completare la struttura, altrimenti rischia di pagare le penali per eventuali ritardi.