Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Trattenere i “big” non sarà facile. Partono dalle conferme le prime mosse di mercato dell’Orlandina che verrà visto che il direttore sportivo Giuseppe Sindoni, che considera il premio come miglior dirigente della stagione un punto di partenza, è già operativo. Come un anno fa, in questo periodo, non ci sarà da scegliere un nuovo allenatore, avendo Gennaro Di Carlo esteso l’accordo sino al 2019. Piuttosto bisognerà verificare cosa accadrà con gli assistenti. Punti saldi restano l’orlandino d’adozione David Sussi, da sei anni a Capo d’Orlando e lo spagnolo Jorge Silva Suarez, al quale dovrebbe essere riaffidata la guida della Nuova Agatirno, la società satellite dei paladini che ha ottenuto la salvezza, ai playout, nella sua prima stagione in Serie C Silver. Si attendono, invece, novità su Flavio Fioretti, il cui operato è giudicato encomiabile dai vertici societari. «Mi piacerebbe restare», ha detto il tecnico canturino che, però, in presenza di una offerta di una società di A2 per fare l’head coach, potrebbe andare via. In questo caso verrebbe ridiscussa la posizione di Sandro Nicevic che non ha ancora deciso ufficialmente se dare l’addio al basket giocato. Se chiuderà con l’agonismo e Fioretti lascerà la Sicilia, il 41enne italo-croato potrebbe anche accettare l’offerta (che sembra scontata) della società per diventare il vice di Di Carlo, il quale già in questa stagione, anche durante le partite e i time-out, ha ricevuto gli esperti consigli di Nicevic, in veste di “capitano non giocatore”. Per quanto riguarda i giocatori tutto, ovviamente, è ancora da stabilire. Drake Diener e Mario Delas dovrebbero essere i primi due stranieri confermati. Ci sarà il sicuro rientro dalla Slovacchia del playmaker Mario Ihring, già utilizzato nel finale di stagione. Andrà via Nikola Ivanovic, che tornerà all’Aek Atene per fine prestito (con la società greca il play montenegrino siglò un triennale nella scorsa estate), mentre le sirene suonano forte per due pezzi forti: Archie e lannuzzi con i quali si proverà a discutere il prolungamento dell’accordo (e sarebbe un grande colpo). Sull’americano sarebbe già piombata Varese, che cerca un “4” di qualità. lannuzzi, invece, ha da oltre tre mesi sul tavolo la proposta dell’Orlandina ma la firma non è arrivata. Le ambizioni del lungo, catapultato in un anno dall’anonimato dell’ultimo posto in A2 con Omegna ai fasti dei playoff scudetto e con un ruolo da protagonista, potrebbero conciliarsi con l’approdo nella squadra della sua città: Avellino. Intanto, come quasi tutti i giocatori, coach Di Carlo è tornato a casa ma tornerà a Capo d’Orlando fra un paio di settimane per provare un gruppo di giovani, quasi tutti dell’Europa dell’Est, che saranno testati per un possibile ingaggio.