Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Europa, sognare si può. L’Orlandina guarda al mercato pensando alla possibile ammissione al Qualification Round per la prossima edizione della Basketball Champions League. In attesa della risposta di Pistoia, che precede Capo d’Orlando nella “starting list” della seconda competizione continentale, si lavora su due progetti: uno per costruire un roster che punti a superare il turno preliminare e giocare per la prima volta in Europa nella fase a gironi della BCL; l’altro per mettere su un organico che dia delle soddisfazioni in campionato dopo la strepitosa annata appena lasciata alle spalle. Invariata la formula: sette stranieri (ovviamente compresi gli americani o extracomunitari che saranno sempre tre ed i comunitari) e cinque italiani. Con la probabile uscita di Berzins, per volontà della società, sotto contratto ci sono un italiano, il play Tommaso Laquintana, un comunitario, la guardia Vojislav Stojanovic, attualmente in convalescenza, il talento Mario Ihring, play slovacco e, quindi, altro comunitario e, novità delle ultime ore, un altro promettente atleta, il lungo Andrea Donda, da poter utilizzare da undicesimo uomo ma con inserimento tra i dieci davanti a possibili infortuni mentre un altro giovane del vivaio sarà il dodicesimo. Tra Laquintana e Ihring, però, uno è di troppo visto che tra di loro ci sarà il cambio del play titolare che verrà e allora il giovane regista pugliese, dopo una stagione non pari alle attese o a quella di due armi fa, potrebbe rescindere il contratto che lo lega all’Orlandina sino al 2019 e prendere una strada diversa oppure andare in prestito altrove. Intanto è terminato lo stage che ha visto impegnato lo staff tecnico a valutare le prestazioni di alcuni giovani, italiani e comunitari, al “PalaFantozzi”. Pare che l’interesse sia rivolto ad Andrea La Torre, ala di 204 centimetri, di proprietà dell’Olimpia Milano, reduce da una stagione poco esaltante in prestito a Treviso. La Torre sembrava un fenomeno qualche anno fa, infatti Milano ne aveva rilevato il cartellino ma adesso ha bisogno di un rilancio e, forse, l’aria di Capo d’Orlando potrebbe essere quella giusta e la stessa società meneghina potrebbe darlo in prestito. Ieri, intanto, il presidente Enzo Sindoni e il Ceo Melo Mazza, hanno firmato, davanti al dg Francesco Venza, il rinnovo del contratto di sponsorizzazione con la Betaland per un altro anno.