Quella che la Betaland Capo d’Orlando gioca sul campo della Fiat Torino è una grandissima partita. Termina con una sconfitta, ma la squadra esce dal PalaRuffini dando un segnale forte, di ripresa, di presenza e di grande orgoglio. Un segnale di una squadra che vuole lottare per raggiungere l’obiettivo della salvezza e lo farà con tutte le forze possibili.
La Fiat ha approcciato a questa partita con grandissimo entusiasmo, festeggiando davanti al suo pubblico la Coppa Italia recentemente conquistata, con un giro d’onore a mezz’ora dalla gara e gioca i primi dieci minuti sulle ali di un entusiasmo travolgente, segnando praticamente tutto dalla lunga distanza con Boungou Colo, Washington, Blue e Vujacic, chiudendo i primi dieci minuti sul +17, dando l’impressione di onnipotenza.
Così però non è, perché la Betaland è lucida, è presente e riesce a capire come riaprire la partita, attaccando benissimo Torino con i pick and roll, letti magistralmente soprattutto da Engin Atsur, coinvolgendo tutti gli uomini in campo e trovando un fantastico Luca Campani, che gioca una partita scientifica, facendosi trovare sempre dentro l’area al momento giusto per ricevere gli assist dei compagni e concretizzare tantissimi punti che rimettono minuto dopo minuto la Betaland in partita.
Il 51-50 di metà gara dice non solo che la gara è in equilibrio, ma soprattutto che l’Orlandina è tornata, e i segnali continuano anche nel terzo quarto, quando Torino, ancora una volta sospinta dal carattere e dal talento di Vujacic prova a scappare via toccando due volte il +7. Ma a cavallo tra terzo e quarto periodo la Betaland dà il meglio di sé costruendo un parziale di 0-14 culminato sul 69-77, dopo aver chiuso in vantaggio il terzo quarto con la tripla allo scadere di un utilissimo Nick Faust.
Da lì in avanti è sempre Vujacic a dare la scossa a Torino, caricando sia la squadra che il pubblico e a riportare la gara sui binari dell’equilibrio. Il botta e risposta finale vede la Betaland raggiungere la parità per l’ultima volta con la tripla di Maynor a quota 89, ma gli ultimi possessi premiano Torino con più di un rammarico per i paladini, con qualche occasione non sfruttata contro la difesa a zona torinese.
I due punti vanno alla Fiat, ma la partita restituisce all’Orlandina e a tutta Capo d’Orlando la sensazione di una squadra viva e pronta ad affrontare le ultime dieci decisive giornate di questo campionato.
FIAT Torino – Betaland Capo d’Orlando 92-89 (35-18, 51-50, 69-71)
FIAT Torino: Garrett 13 (5/8, 0/5, 3/4 tl), Mbakwe 14 (4/4, 6/10 tl), Blue 8 (2/4, 1/4, 1/1 tl), Boungou Colo 18 (2/2, 4/9, 2/2 tl), Vujacic 26 (2/3, 5/7, 7/8 tl), Mittica ne, Tourè ne, Pelle 9 (2/2, 5/6 tl), Mazzola (0/1), Washington 3 (1/1 da 3, 0/2 tl), Poeta 1 (0/1 da 3, 1/2). Coach: Galbiati
Betaland Capo d’Orlando: Kulboka 8 (0/4, 2/3, 2/2 tl), Maynor 8 (1/2, 2/4), Campani 25 (11/15, 0/2, 3/4 tl), Atsur 9 (1/2, 2/5, 1/1 tl), Likhodey 12 (3/4, 2/4), Wojciechowski 4 (2/2), Faust 9 (3/7, 1/2), Galipò ne, Stojanovic 14 (5/6, 0/3, 4/6 tl), Laganà ne, Donda ne. Coach: Di Carlo