La Betaland Capo d’Orlando torna a casa, a giocare al PalaSikeliArchivi dopo l’11 febbraio scorso in occasione della gara contro Reggio Emilia.
Domenica alle 18.15 (diretta Eurosport Player) si presenta un’altra avversaria di grande spessore, il Banco di Sardegna Sassari.
I sardi hanno talento, taglia ed esperienza, ma come ha ribadito ieri il presidente Enzo Sindoni rappresentano soprattutto un avversario di grande valore in una gara molto importante per la Betaland, la prima del “mini campionato” che la pone all’interno della lotta per la salvezza in Serie A PosteMobile.
Queste le parole di coach Gennaro Di Carlo per presentare la sfida: “Penso che i momenti di difficoltà mettono alla prova i gruppi, i club, gli ambienti che sono attorno alle squadre. In questi momenti si vede quanto la gente sia disponibile a soffrire insieme o no. In questo periodo in cui i risultati non arrivano penso che sia legittimo che arrivino delle critiche, ma è anche opportuno non dimenticarsi mai che la comunione di intenti fa la differenza, e in questi anni a Capo d’Orlando forse lo abbiamo insegnato un po’ a tutti. Dobbiamo tornare a essere compatti, a soffrire insieme, come diceva il presidente domenica affrontiamo una squadra sulla carta più forte di noi, ma tutto ciò non ci spaventa. Domenica non possiamo andare in campo con la paura di perdere, com’è successo a Pesaro nei minuti finali o dopo il +16 quando le prime cose hanno cominciato a non funzionare. Dobbiamo sacrificarci, lottare, combattere: domenica non può essere una partita di fioretto, dovremo avere la presunzione e la convinzione di portare il risultato a modo nostro, senza pensare al pronostico. In questa ultima parte di stagione parte un campionato diverso, ci giochiamo tutto: abbiamo 5 partite in casa e 4 fuori, dobbiamo tornare a pensare che il PalaSikeliArchivi sia un fortino, che sia la casa dove l’Orlandina costruirà i suoi successi per rimanere in Serie A. Dobbiamo ritrovare a vincere per portare i due punti a Capo d’Orlando, muovere la classifica e per ritornare ad avere fiducia in quelle che sono sempre state le nostre risorse e il nostro modo di fare. Justin Knox è un ragazzo mite, molto disponibile, ha chiaro che questa può essere un’occasione importante per la sua carriera. Non voglio mettergli pressione, come non facciamo mai con i nuovi arrivi. Sono convinto che ci darà una mano in difesa, con gli aiuti e a rimbalzo, in attacco vedremo in che misura riuscirà a inserirsi ma sono convinto che la sua aggiunta possa cambiare il volto e la dimensione della nostra squadra. Eric Maynor? Mi sono rimaste impresse le sue parole dopo Pesaro: ‘Coach, mi sento frustrato per com’è andata la partita, non meritavamo di perdere, abbiamo sbagliato troppo’. Aggiungo quello che lui ha detto sia al club che a me: che non è un uomo che scappa di fronte alle difficoltà, anzi, che gli piace affrontarle e superarle. Questo ci conferma ciò che abbiamo sempre pensato di questo ragazzo, che è serio e disponibile, che stringe i denti giocando con una condizione non ottimale che sta migliorando, domenica darà tutto quello che ha in corpo per aiutare la nostra squadra a vincere contro Sassari“.