Al PalaFantozzi l’Orlandina Baske gioca una partita gagliarda contro la capolista Casale Monferrato, venendo battuta nel finale per 68-77. Gli uomini di coach Sodini subiscono la quinta sconfitta di fila, ma qualche segnale di crescita c’è stato, specialmente nelle prestazioni di Bellan, Mobio, Donda e Neri.
I biancoazzurri tirano poco e male da tre punti (3/12) e pagano principalmente la brutta serata al tiro di Johnson (8/24) e Kinsey (2/16).
Miglior realizzatore dell’Orlandina Joseph Mobio, con 18 punti. 17 e 11 rimbalzi per Johnson, 11 per Bellan, 8 e 12 rimbalzi per Kinsey. A fine gara hanno parlato sia coach Sodini, che il DS Peppe Sindoni, che hanno analizzato il momento della squadra. Si tornerà in campo già domenica, per la sfida al PalaFantozzi alle 18:00 contro Treviglio.
Per iniziare la gara coach Sodini manda in campo Querci, Bellan, Kinsey, Mobio e Johnson. Ferrari risponde con Denegri, Roberts, Tomasini, Sims e Martinoni.
Ad aprire le danze è l’inchiodata di Joseph Mobio, cui risponde subito Sims. Johnson tiene ancora avanti Capo d’Orlando, ma con quattro punti di fila di Martinoni, la tripla di Roberts e tre punti di Sims, Casale prova subito ad imprimere il suo ritmo, portandosi sul +9 (6-15). Bellan e Johnson reagiscono, ma Sims schiaccia in tap-in tenendo gli ospiti sul +7 (10-17). I paladini non ci stanno e con il contropiede chiuso da Querci, due punti di Mobio e Bellan dalla lunetta riportano l’Orlandina ad un solo possesso di distanza sul finire di primo parziale (15-17).
Anche i primi due punti del secondo quarto sono di Mobio, riportando tutto in parità a quota 17. Camara tiene ancora avanti i suoi, ma con Mobio ed il gioco da tre punti di Donda l’Orlandina torna in vantaggio sul 22-21. Valentini infila la tripla, ma con Bellan e l’inchiodata a due mani di Donda i paladini sono ancora sul +1 (26-25). Non si fa attendere la reazione degli ospiti, con la tripla di Tomasini e due punti di Martinoni che riportano Casale sul +4 (26-30). Cinque punti di fila di Neri riportano avanti l’Orlandina, ma replica Martinoni. Kinsey e Bellan tengono ancora avanti Capo d’Orlando, mail 2/2 di Piazza in lunetta manda le squadre negli spogliatoi sul 35-36.
Sims la mette dall’arco in avvio di terzo parziale, Kinsey prova a tenere attaccati i padroni di casa, ma Casale è in grande spolvero, con un parziale firmato Denegri e Martinoni per il +10 (37-47). Coach Sodini ferma il gioco per parlare coi suoi e al rientro i paladini reagiscono con Mobio, Bellan e Kinsey per il -6 (43-49). Tomasini è preciso in lunetta, ma sulla realizzazione di Johnson viene fischiato un tecnico alla panchina di Capo d’Orlando per proteste, Denegri mette il tiro libero e Sims porta nuovamente Casale sul +10 (45-55). I biancoazzurri non mollano mai e con Bellan e la tripla di Johnson ritornano sul -5 (50-55). Camara ne mette due e l’1/2 di Mobio chiude il quarto sul 51-57.
Denegri e Sims riportano la Novipiù sul 51-61 e l’Orlandina prova l’ultimo colpo di reni con Johnson e la transizione chiusa da Querci per il 55-61. Quattro punti di fila di Sims e due di Roberts portano Casale sul massimo vantaggio, +12 (55-67). Coach Sodini prova ancora a parlare coi suoi per tentare l’ultima rimonta e con una bomba e una inchiodata di Mobio si riesce ad accorciare fino al -7 (64-71). Ormai però è troppo tardi e Denegri fa 2/2 in lunetta, mentre aggiustano il loro tabellino Johnson e Mobio e Da Campo la chiude sul 68-77.
Le parole del DS Peppe Sindoni al termine della gara: «E’ chiaro che la vittoria ha tanti padri e la sconfitta è orfana. Credo sia corretto, in un momento di difficoltà, che il club ci metta la faccia. Oggi è un brutto momento, ritenevo corretto esserci e parlare a nome del club della nostra situazione. Situazione che non è in linea con i nostri obiettivi, con i nostri programmi. La partita di domenica con Treviglio è cruciale per il nostro futuro. Sono qui per prendermi tutte le responsabilità come club e come direttore sportivo per il momento figlio anche delle difficoltà degli infortuni. Kinsey è ancora indietro di condizione, Bellan ha appena finito la sua preseason personale. Purtroppo abbiamo commesso degli errori nel sopravvalutare determinate situazioni e me ne prendo la responsabilità, perché a firmare i contratti sono io. Ci siamo fatti troppo condizionare dai risultati dello scorso anno, pensando che fosse facile replicare un’annata irripetibile.
Non voglio parlare male dei singoli, ma se dopo 9 partite ne abbiamo vinte due evidentemente qualcosa non funziona. Voglio assicurare che il club farà il meglio per conquistare l’ottavo posto al termine della regular season, perché questo deve essere il nostro obiettibo. Dobbiamo saper capire gli errori e apportare i necessari correttivi. In A2 ci sono poche possibilità di intervento e possiamo fare solo tre cambi, anche in virtù del fatto che non ci sono molti giocatori disponibili sul mercato. Abbiamo fatto una scelta rischiosa questa estate di avere un solo playmaker di ruolo, Matteo Laganà, che purtroppo si è infortunato. Non dobbiamo farci prendere dall’ansia. Non dobbiamo tamponare l’assenza di Laganà, perché non possiamo permetterci di fare innesti che non siano definitivi. Dobbiamo fare un passo indietro, respirare ed essere realisti, resettando gli obiettivi e le aspettative che ci siamo messi addosso da soli. E’ il mio 11° anno come Direttore Sportivo ed ho abbastanza esperienza per capire che senza la testa libera non si riesce a ripartire.»
Le parole di coach Sodini al termine della gara: «Il fatto che Peppe Sindoni si prenda la responsabilità del momento dell’Orlandina la dice lunga. Condivido pienamente quello che dice, oggi avrei iniziato questa conferenza dicendo di guardare Bergamo ed Eurobasket Roma, che sono le altre due squadre in fondo alla classifica. Dobbiamo ritrovare la strada, è una cosa difficile a questo punto della stagione, per via delle scelte che abbiamo fatto questa estate. Io ho sempre difeso i miei giocatori, ma oggi sono perplesso nel difendere un paio di giocatori. I giocatori non sono tutti gli stessi a questo livello, non è la stessa cosa giocare con Kinsey o giocare con Triassi. Non c’è mai stato un caso in cui i due americani delle altre squadre non siano stati i migliori in campo.
Lotteremo per riguadagnare posizioni, ci sono stati passi avanti da parte di Mobio e Bellan nei ruoli da tenere in campo. Johnson si deve dare una svegliata, perché l’atteggiamento che ha avuto in questa partita è inaccettabile. Johnson viene dall’NBA e deve fare qualcosa in più. Se vogliamo risistemare le cose dobbiamo sapere che abbiamo sopravvalutato determinate situazioni durante la costruzione della squadra. Dobbiamo avere consapevolezza del momento, sapere che dobbiamo soffrire per vincere ogni partita, lottare con le unghie e con i denti. E’ difficile intervenire sul mercato, perché se oggi c’è disponibile un’ala piccola a noi non serve perché ne abbiamo 5. Noi dobbiamo diventare una macchinetta operaia, l’anno scorso eravamo abituati a essere una fuoriserie, oggi invece dobbiamo avere determinazione nel costruire ogni azione. Dobbiamo essere coesi e resettare gli obiettivi, prendendoci tutte le responsabilità del momento.»
Orlandina Basket – Junior Casale Monferrato 68-77 (15-17; 35-36; 51-57)
Orlandina Basket: Galipò, Johnson 17, Mobio 18, Querci 4, Ani ne, Triassi ne, Bellan 11, Kinsey 8, Neri 5, Donda 5, Lucarelli ne. Coach: Marco Sodini.
Junior Casale Monferrato: Tomasini 6, Valentini 3, Da Campo 2, Cesana, Denegri 8, Battistini 3, Martinoni 17, Sims 26, Piazza 2, Roberts 8, Camara 5. Coach: Mattia Ferrari.
Ufficio Stampa Orlandina Basket