Un legame nato quando era soltanto un bambino e che non si spezzerà mai. Una
passione trasformatasi in un lavoro, che lo ha accompagnato lungo 11 meravigliose stagioni alla guida dell’area tecnica dell’Orlandina Basket.
Peppe Sindoni da oggi non sarà più il Direttore Sportivo del club biancoazzurro.
Un percorso ricco di emozioni e successi, gioie, vittorie e sconfitte, impersonando in tutto e per tutto l’amore per i biancoazzurri.
Undici stagioni, coronate dalla promozione in Serie A, in cui l’Orlandina è rimasta per quattro anni, dal raggiungimento dei playoff scudetto nel 2016/17, seconda squadra siciliana a riuscirci dopo… l’Orlandina Basket nel 2008. Da ricordare ovviamente la qualificazione in Basketball Champion’s League, che ha permesso ai biancoazzurri di essere la prima squadra isolana a partecipare ad una competizione continentale.
Un grande percorso umano e professionale, impreziosito dal premio come Miglior Dirigente dell’anno della LegaBasket, assegnatogli nel maggio 2017.
Basile, Nicevic, Soragna, Diener, Archie, Triche… sono solo alcuni dei giocatori che sono transitati a Capo d’Orlando sotto la guida di Peppe Sindoni.
Di seguito la lettera con la quale Peppe conclude questa splendida avventura.
“Vivi credendo che certi momenti non arriveranno mai. E invece arrivano.
Dalla prossima stagione non sarò più il Direttore Sportivo dell’Orlandina
Basket.
Quando decido di sposare una causa lo faccio con tutto ciò che ho dentro. Ai
limiti dell’ossessività.
La ricerca della perfezione anche a costo di consumare me stesso: il mio
mantra.
Io non ho scelto di essere così.
Io sono così.
Ho pianto dalla gioia e raggiunto risultati che sembravano impossibili.
Azzerare e ripartire.
Ho passato tante burrasche interiori e ho urlato di rabbia fino a strapparmi
l’anima.
Parte del gioco.
Quello che invece non posso accettare è il mio cuore non pompi a mille in
direzione della mia causa.
E da qualche mese sta succedendo.
Oggi ai “miei” colori devo rispetto.
So di funzionare solo quando testa e cuore sono allineati.
Quando gli occhi brillano. E lo spirito pure.
Non so ancora dove scriverò il prossimo passo della mia vita umana e
professionale.
Non lascio per un’alternativa. Lascio perché sono certo che si tratti della
decisione giusta per me e per il club.
Grazie a mio Padre per avermi dato la più grande opportunità della mia vita
quando ero ancora un semplice ragazzino innamorato del gioco.
Grazie alla mia famiglia per avermi supportato nei momenti difficili ed aver
convissuto con i miei alti e bassi.
Grazie a tutti voi per aver creduto nel mio sogno.
P.”
A noi non resta che dire: Grazie di tutto Peppe, grazie per sempre!