Moreno Nicoletti – Gazzetta del Sud
MESTRE Non basta il cuore alla Betaland Capo d’Orlando. Siciliani in gara solo per due quarti, poi la coperta da corta diventa cortissima e nonostante la buona volontà di chi è sceso sul parquet arginare la Reyer diventa presto una missione impossibile. Parziale scusante per la débàcle siciliana le tante assenze: alla lista degli indisponibili di coach Gennaro Di Carlo oltre Drake Diener, per un risentimento all’adduttore, si aggiungono poco prima della gara il playmaker uruguaiano Bruno Fitipaldo e il capitano Sandro Nicevic, mentre Mario Delas è arruolabile, ma non al meglio della condizione. Coach Di Carlo manda in campo Laquintana, Perl, Stojanovic, Archie, Iannuzzi. Parte bene Orlandina con Archie e Iannuzzi (2-7 dopo 3′). La reazione dei padroni di casa è affidata quasi totalmente a delle soluzioni perimetrali. Subito Tonut e Bramos, due di fila, portano i lagunari in vantaggio (10-7). Stojanovic e Archie realizzano, ma Venezia difende forte e blocca alcuni attacchi dei paladini (15-11). L’equilibrio lo rompe l’ex McGee che con altri due canestri da fuori (i lagunari chiudono il primo quarto con 4/6 dall’arco) permette ai suoi di chiudere quarto il primo parziale sul 23-15. Laquintana e Perl accorciano per la Betaland in avvio di secondo quarto (23-19). Di Carlo è costretto a mandare in campo il giovane Galipò, ragazzo nato a Capo d’Orlando che probabilmente non avrebbe mai pensato di giocare in questa gara. Perl realizza ancora dalla media, Peric commette fallo antisportivo, Stojanovic e assiste Iannuzzi ed è 27-27 al 15′. Altro antisportivo questa volta per Galipò e Haynes riporta avanti Venezia. Coach Di Carlo deve fronteggiare adesso anche il problema falli, con Stojanovic già a quota 3 (31-27 al 17′). L’Orlandina non molla, prima impatta nel punteggio con Archie, Laquintana e poi con Berzins e la schiacciata di Archie passa in vantaggio (34-35). Il controsorpasso ad opera di Venezia è tutto firmato da Ortner che permette ai suoi di arrivare all’intervallo sul 38-35. Mini break della Betaland al rientro sul parquet (2-6) con Stojanovic, Iannuzzi e Perl: 40-41. Berzins commette il quarto fallo personale, Stojanovic inventa da sotto, ma la Reyer punisce ancora da fuori con Tonut. L’Mvp della prima giornata realizza ancora in contropiede ed è + 5 Venezia (48-43 al 24′). Peric per il +7, la Beta-land si affida a Stojanovic che trova il varco per arrivare fino al ferro. McGee e Peric danno il primo strappo alla gara (+9, 54-45), ma grazie a Laquintana e Perl il gap si riduce: 54-49 al 28′. Venezia difende forte e spegne ogni velleità agli uomini di Di Carlo che sembrano non averne già più. Le giocate di Ejim riscrivono il nuovo massimo vantaggio alla sirena del terzo quarto: +13, 62-49. Capo d’Orlando non segna più, i padroni di casa sono in una serata di grazia al tiro e a 5′ dalla fine è già “garbage rime” (69-49). Finisce 84-69 per l’Umana Reyer Venezia con i siciliani che escono dal campo con i volti scuri, ma che non hanno granché da rimproverarsi viste le assenze “pesanti” e che soprattutto avranno la possibilità di rifarsi in casa nella prossima giornata, contro la Fiat Torino, lunedì 17 ottobre.
Le pagelle
Galipò 6 Senza Fitipaldo è lui il secondo regista della squadra. Gioca una buona gara d’esordio in questo campionato dimostrando una buona personalità.
Iannuzzi 5 Primo tempo sotto la sufficienza, si riprende un po’ nella ripresa ma dà poco contributo alla squadra.
Laquintana 5,5 Gara ordinata, ma 8 punti con 0 assistenze sono un bottino troppo magro.
Perl 7 Gara di grande sacrificio. Porta palla, è rognoso in difesa e mette 17 punti che in una serata come questa sono oro colato.
Delas 5 È acciaccato e si vede. In dubbio prima del match per motivi fisici, gioca solo 7′ dando quello che può.
Archie 6,5 Con Perl è l’unica nota positiva della Betaland, che – rimaneggiata a causa dei tanti infortuni -si affida all’ala americana per tentare il colpaccio. Elemento di sicuro affidamento.
Stojanovic 6 Ha rabbia, talento e li mette in campo a disposizione dei suoi, ma non ha la possibilità di rifiatare e la situazione falli commessi diventa subito tragica per lui. Non molla fino alla fine.
Berzins 5 Cifre poco entusiasmanti per l’ala lettone, ancora non realmente pervenuta in canotta biancazzurra. Con tutte le assenze della serata, Capo d’Orlando avrebbe certamente avuto bisogno di un contributo maggiore da parte sua.
Di Carlo (all.) 5,5 Senza Fitipaldo, Diener, Nicevic e con Delas a mezzo servizio era davvero difficile per Capo d’Orlando fare meglio al “Taliercio” . Rimane in gara per 25′ abbondanti, poi la sua Betaland cala fisicamente fino a spegnersi del tutto durante l’ultimo parziale.