Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Dopo quelle di Tommaso Laquintana (di ritorno dal prestito di Biella) e Gianluca Basile (manca solo la stretta di mano), si profila un’altra riconferma nella nuova Orlandina. Discorso aperto tra le parti per Tyrus McGee. La funambolica guardia di Stringtown ha sempre lasciato aperto il campo a qualsiasi ipotesi all’indomani della conclusione del campionato e lo ha scritto anche in diversi tweet tra i quali si ricorda «Capo d’Orlando bellissimo posto, grandi tifosi». In verità McGee è stato richiesto anche in Germania e Spagna da compagini che hanno concluso l’annata nella medio-bassa classifica ma l’esterno avrebbe espresso il desiderio di giocare una stagione intera a Capo d’Orlando e dimostrare, lungo un torneo, le sue potenzialità, non del tutto espresse nella pur positiva fetta di campionato trascorsa in biancazzurro. Giova ricordare che McGee è arrivato all’Orlandina a febbraio disputando dieci partite (l’ultimo terzo di regular season in pratica) e producendo 11.1 punti (con quasi il 38% da tre), 3.5 rimbalzi e 0.7 assist. Da ricordare l’impatto decisivo nella vittoriosa trasferta di Caserta, il tiro della vittoria realizzato a Trapani contro Brindisi nella gara che valse la salvezza matematica a quattro giornate dalla fine ed anche il canestro che poteva valere il successo contro Pesaro prima di subire l’incredibile e mai digerita sconfitta con 4 decimi da giocare. L’eventuale riconferma di McGee aprirebbe un punto interrogativo visto che Griccioli resta sulla panchina paladina: come, il tecnico, lo utilizzerebbe? Con la formula precedente partivano in quintetto Henry, Campbell, Archie e Hunt, dopo gli addii a Freeman e Burgess mentre McGee divenne l’uomo tascabile e sesto uomo di lusso. Con la nuova formula che l’Orlandina adotterà nella futura stagione, quella del 3+4+ 5, è mai possibile pensare che un americano su tre, McGee, parta dalla panca?