Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Serve una impresa esterna. Il day after della grande sfida persa contro Reggio Emilia, seppur con tutte le recriminazioni del caso, all’Orlandina lascia comunque la consapevolezza di essere protagonista di uno splendido campionato e che non si può lasciare nulla di intentato in vista del rush finale per i playoff. Il calendario non lascia il tempo di respirare. Il prossimo impegno è in trasferta contro Pistoia, di cui i paladini sentono quasi il fiato sul collo. Intanto, con le due sconfitte negli ultimi 80′, la Betaland è scivolata dal quarto al sesto posto ed è stata agganciata da Sassari, al quale i biancazzurri renderanno visita alla vigilia di Pasqua. Ma, soprattutto, l’exploit all’overtime a Torino, ha ridato fiato alle speranze playoff anche di Pistoia. Il vantaggio nello scontro diretto dell’andata (+15) è rassicurante per i biancazzurri che, però, perdendo si troverebbero al fianco anche della The Flexx e, a quel punto, bisognerebbe pensare a tutelarsi per salvaguardare almeno un posto, non importa quale, per la post season. Tradotto: una sola sconfitta, quella con Reggio Emilia, rischia di vanificare tanti progetti. Ecco perché serve un’impresa in una delle due prossime gare. I commenti del giorno dopo sono stati postati pubblicamente su Facebook da due dei protagonisti, uno in panchina e l’altro in scrivania. «…girano a mille – ha scritto il primo assistente Flavio Fioretti – perché abbiamo perso ancora una volta con Reggio Emilia, ma la verità è che abbiamo tenuto testa ad una delle pretendenti al titolo. Noi, piccola Capo d’Orlando, abbiamo fatto soffrire la finalista degli ultimi due anni e solo un paio di giocate hanno fatto la differenza di soli tre punti. In questi casi lo sconforto ci schiaccia, ma io voglio vedere il bicchiere mezzo pieno perché la nostra squadra si sta facendo la pelle, l’esperienza. Siamo partiti dal basso e con merito siamo saliti sempre più in alto, velocemente, ma stiamo ancora crescendo per diventare grandi. A volte si cade ma dobbiamo rialzarci a testa alta, orgogliosi e consapevoli di quanto fatto, pronti a sgomitare più forte per continuare a crescere e sognare». Un regalo ancora possibile quello di acciuffare i playoff, come lo definisce Giuseppe Sindoni. «Il destino (cinico e baro) – ha scritto il giovane direttore sportivo – ci mette davanti un pacco regalo. Tocca a noi decidere se scartarlo, e regalarci la consapevolezza di quanto sia difficile mantenere questo livello per far nascere dentro di noi nuove motiva- zioni. Oppure possiamo lasciarlo dov’è e far finta di niente, togliendoci di fatto la possibilità di capire realmente a che livello stiamo competendo e privandoci della possibilità di goderne. Dobbiamo sviluppare calma, onestà intellettuale e maturità per capire che la partita con Reggio Emilia fa parte di un processo di crescita; potremmo parlare di una determinata palla persa o di qualche tiro libero sbagliato ma serve davvero? Credo sia meglio imparare il più possibile e ripartire per la nostra strada». Resettare, mettere da parte l’amarezza e riprendere la strada: questo quanto cercherà di inculcare al gruppo coach Di Carlo sin da oggi alla ripresa degù allenamenti.